venerdì 17 giugno 2011

IN GIRO PER COSENZA!




Ciao a tutti! Oggi 17 giugno 2011 abbiamo effettuato una visita guidata nel centro storico di Cosenza, l'Atene delle Calabrie, e siccome noi siamo scrittori cavalieri della tavola gialla non potevamo non andarci per acculturarci ancora di più e conoscere altri segreti legati al mondo della lettura e dei libri che tanto ci piacciono. Così di buon mattino siamo partiti dalla nostra roccaforte Serrastretta alla conquista della città bruzia accompagnati dalle nostre insegnanti e tutor Chiara Cardamone e Gabriella Bruni! A bordo del nostro supersonico e superaccessoriato scuolabus giallo, guidato dal mitico Mario, attraverso l'autostrada A3, abbiamo raggiunto la nostra meta dove ci attendeva, anche se nel posto sbagliato... il nostro esperto Massimo Bidotti! Arrivati, abbiamo fatto una parca colazione, giusto per riprendere le nostre forze. Abbiamo quindi visitato la Biblioteca Civica che sorge dove un tempo si trovava il monastero di Santa Chiara. Qui il bibliotecario capo, il dott. Michele Chiodo ci ha fatto gentilmente vedere alcuni luoghi di questa grandissima e importantissima biblioteca, una delle più importanti e antiche della Calabria. Ci ha spiegato molte cose. Ad esempio cosa sono i manoscritti, gli incunaboli e chi erano gli amanuensi. Ci ha fatto vedere degli antifonari, cioè dei manoscxritti dove erano riportati i canti delle messe. Erano dei volumi molto grandi, fatti con la pergamena, cioè con pelle delle pecore. E poi ci ha fatto vedere alcuni incunaboli, cioè i primissimi libri stampati già nel Quattrocento! Ci siamo recati anche nella Biblioteca Provinciale dove ci sono stati donati dei libri su Gioacchino da Fiore, un monaco vissuto nel 1200 e che Dante ricorda anche nella Divina Commedia. Poi abbiamo visitato i resti di epoca romana della città di Cosenza e il suo duomo. Quindi ci siamo recati nella villa comunale dove abbiamo di nuovo mangiato, ma mangiato, credeteci, davvero poco, giusto qualcosina per poterci riprendere dalle fatiche di una giornata molto impegnativa. Di sotto al testo trovate alcune foto relative alla nostra visita nella Biblioteca Civica di Cosenza.
A presto!
Gli scrittori della tavola gialla!







giovedì 16 giugno 2011

LA FATA DEL LAGO




C’era una volta un lago gigantesco e poco profondo che era una grande attrazione turistica:piaceva a ogni tipo di persona.
Un giorno un uomo molto strano fece una magia al lago e poi mise un cartello con scritto: SI PUO NUOTARE NEL L'AGO, poi scappò dietro un albero per vedere lo spettacolo.Un uomo fin troppo bizzarro,vedendo il cartello vicino al lago, vi si buttò dentro pensando di non  essere in pericolo. Invece, poi, il LAGO si trasformò nelL’AGO e così l’uomo bizzarro si punse, mentre l’uomo strano rideva a CREPAPELE.
Poi, però, arrivò una fata che ritrasformò L’AGO in un LAGO e curò le ferite del malcapitato, poi mise nella magica prigione l’uomo strano che da quel giorno non fece più scherzi a nessuno. E tutti quando pensano a questa storia ridono bene , perchè ridono a CREPAPELLE!

MARIA GIULIA CARUSO

LE DOPIE VANNO DAL DOTORE




Un giorno le DOPIE, si sentivano deboli e allora  pensarono di andare dal DOTORE però neanche lui si sentiva tanto bene e non sapevano che cosa fare.Pensavano pensavano ma niente non riuscivano a capire perché erano così deboli. I bambini a causa di questa malattia sbagliavano a scrivere le dopie.
Quando arrivava qualche paziente  il dotore non riusciva a curarli  e  si sentiva triste.Ma un ragazzo che sognava di diventare  uno scrittore professionista sapeva  l’errore  di queste parole: alle dopie gli mancava una P  e al dotore una T, e per magia  queste parole  ritornarono normali  le dopie  diventarono di nuovo DOPPIE e il dotore ritornò il DOTTORE. Allora le doppie per ringraziare il ragazzo lo fecero diventare LO SCRITTORE SENZA ERRORI. Da quel giorno le doppie non avevano una P in meno. 

PAOLA FAZIO

LA STORIA DEGLI ERRORI




C’era una volta una signora che era alta quanto una scarpa. Nessuno la vedeva e nessuno la sentiva.
Si chiamava E. Un giorno la signora E perse il suo cappello per strada. Era molto preoccupata, perché senza il suo cappello cominciava a perdere le forze. La signora E dopo due settimane andò dal dottore che le disse 
:- Cara signora , il cappello e come un organo per il suo corpo e come un secondo cuore.
Lei rispose
:- Ho capito mi metto subito a cercarlo.
La signora E si mise subito alla sua ricerca.
La signora cominciò a cercare il suo cappello prima da casa, poi in strada,  insomma la cercò in ogni singolo spazio della città, ma non la trovò. Lei era disperata e diventava ogni giorno più debole. Ogni giorno si disperava a cercarlo. Alla fine si accorse che ce l’ aveva in testa. 
Da triste diventò felice ma ancora c’ era un problema : perché era ancora debole? Non era niente di che aveva solo la febbre. E qualche alunno birichino gliela aveva procurata non mettendo l'accento alla e quando era necessario...


GIUSEPPE TALARICO

UN TUFFO....NELL'AGO





C’era una volta una ragazza che ogni giorno andava a fare un bagno al LAGO. Un giorno andò a fare il suo bagno giornaliero al lago, ma per degli errori non trovò un lago ma L’ AGO. Lei era molto triste , ora non poteva fare la sua attività preferita, ma voleva risolvere questo grosso problema. Allora decise di chiamare un uomo che vendeva paglia per mettere L’ AGO nel pagliaio in modo tale che nessuno l’ avrebbe mai trovato. Allora da quel giorno tutti poterono fare il bagno nel LAGO e non nel L’AGO, così la ragazzina riuscì a coronare i suoi sogni, accorgendosi che tutto ciò era stato causato da un errore di grammatica. Da allora vissero tutti per sempre felici e contenti. 
FEDERICA

IL SIGNOR HO




C’era una volta, un signore che veniva chiamato  “il  signor  ho”, aveva  99  anni ,  gli  occhiali  e la barba lunga 1 m. Un giorno però si fece male alla gamba e perse l’h e per aiutarsi a camminare, si procurò una stampella.
La stampella però non lo teneva bene e allora si ruppe. Allora il giorno dopo ne prese un’altra di colore nero e un po’ rotta. E da quel giorno la gente si schifò di lui. Allora se ne andò a casa triste e sentì dentro di lui che non poteva fare le cose di una volta. Il povero signor Ho ora non aveva più niente, ora senza la sua amica h non riusciva più a possedere niente. Se pensava "O il pane", il pane non c'era neppure...Andò da un dottore suo amico che gli diede l'h che aveva perso. E così risolse il suo problema. Da quel giorno cominciò a riavere tutto come un tempo. E visse felice e contento!

SIRIA E ARIANNA

UNA MACCHINA SENZA BENZINA



C’era una volta una machina che nonostante andasse dal benzinaio a fare bensina non riusciva a camminare, così un giorno decise di andare dal mecanico per riparare la machina, ma neanche lui sapeva darsi  una spiegazione  di come mai la machina  non riuscisse a funzionare. Poi un bel giorno andò da un vero benzinaio e gli mise la vera benzina spiegandogli che alla machina mancava una C che dunqe non era una vera e propria MACCHINA e per questo motivo non riusciva a funzionare.
GIUSEPPE E LUIGI