lunedì 13 giugno 2011

LA FIABA DELLE FIABE




“Aiutooo!” Gridò Pinocchio spaventato dalla grossa balena che lo stava inseguendo. Vedeva in lontananza terra e case. Pensava che se avesse fatto un ultimo sforzo sarebbe arrivato sulla riva. Ma non si accorse che dietro di lui un’onda gigantesca lo stava per trascinare nelle profondità dell’oceano. Pochi secondi e si ritrovò sott’acqua. Pinocchio poverino svenne. Quando si risvegliò la prima cosa che vide erano degli occhi femminili e affascinanti. Erano di colore blu mare e appartenevano a… a una SIRENA? Era quasi impossibile ma era là, davanti agli occhi stupiti di Pinocchio, e non era un sogno! Pinocchio si guardò intorno e capì che si trovava sulla sua terra e quella che l’aveva salvato era la Sirenetta. Com’era possibile? La Sirenetta era di un’altra fiaba e non poteva essere in quella di Pinocchio. Così decisero di indagare su questo misfatto ma la Sirenetta non poteva camminare così indicò un castello dove abitava una sua amica dai capelli rossi. Anche lei era di un’altra fiaba.






Così Pinocchio andò in questo castello e indovinate chi era la proprietaria? E sì, proprio lei, la principessa del mare: Ariel! Pinocchio le spiegò tutto quanto e tutti e due s’incamminarono verso il più potente dei maghi: il mago Merlino. Lui solo poteva sapere che cosa era potuto succedere. Così andarono verso il centro della città. Non molto lontano trovarono una cicala e una formica che litigavano. Parlavano di lavoro… Anche loro di un’altra storia. Ora erano in quattro che andavano dal mago Merlino. Ecco arrivati nel bosco. Dopo si iniziavano a intravedere le prime case. Appena entrati nel bosco sentirono degli urli di una bambina. Corsero a vedere che cosa era successo e mentre correvano sentirono degli spari. Era il cacciatore che sparava al lupo. Era la storia di Cappucetto Rosso.





Anche la bambina si aggiunse al gruppetto e continuarono a camminare verso il centro. Mentre camminavano Pinocchio si accorse che per terra c’erano delle briciole di pane che portavano a una casetta con la porta di cioccolato, le tegole di torrone e le pareti di marzapane. Vicino alla casetta c’erano due bambini che assaggiavano un po’ tutto. Capirono subito che si trattava di Hansel e Gretel e s’affrettarono a salvarli dalla stregaccia. Tutti quanti si rincamminarono. Ed ecco che il bosco era finito e che davanti a loro si intravedevano le prime case. Felici superarono le colline e in un punto di pianura incontrarono Geronimo Stilton alle prese con un ratto. Gli spiegarono cos’era successo e al gruppetto si aggiunse un altro membro. Arrivarono a una casetta da dove uscivano delle grida come “Pulisci!”, “Lava i miei vestiti!”, “Cenerentola che balla con il principe? Ah ah ah!”. Cenerentola! Bussarono alla porta e la povera ragazza aprì. Spiegarono la loro storia e dove erano diretti. Lei li seguì senza esitare. Arrivarono finalmente in città e chiesero ad un passante notizie su Merlino. Quel passante non era un semplice passante: era Pippi calzelunghe. Anche lei si aggiunse al gruppetto e andarono al palazzo di Merlino.





“Anche io sono di un’altra storia!” disse il mago dopo avere ascoltato la storia dei personaggi. “So chi è stato a confondere le storie!” il mago sorrise e concluse dicendo “Una piccola scrittrice che scrive e conclude questa storia così…”
CLAUDIA GIGLIOTTI

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