venerdì 17 giugno 2011

IN GIRO PER COSENZA!




Ciao a tutti! Oggi 17 giugno 2011 abbiamo effettuato una visita guidata nel centro storico di Cosenza, l'Atene delle Calabrie, e siccome noi siamo scrittori cavalieri della tavola gialla non potevamo non andarci per acculturarci ancora di più e conoscere altri segreti legati al mondo della lettura e dei libri che tanto ci piacciono. Così di buon mattino siamo partiti dalla nostra roccaforte Serrastretta alla conquista della città bruzia accompagnati dalle nostre insegnanti e tutor Chiara Cardamone e Gabriella Bruni! A bordo del nostro supersonico e superaccessoriato scuolabus giallo, guidato dal mitico Mario, attraverso l'autostrada A3, abbiamo raggiunto la nostra meta dove ci attendeva, anche se nel posto sbagliato... il nostro esperto Massimo Bidotti! Arrivati, abbiamo fatto una parca colazione, giusto per riprendere le nostre forze. Abbiamo quindi visitato la Biblioteca Civica che sorge dove un tempo si trovava il monastero di Santa Chiara. Qui il bibliotecario capo, il dott. Michele Chiodo ci ha fatto gentilmente vedere alcuni luoghi di questa grandissima e importantissima biblioteca, una delle più importanti e antiche della Calabria. Ci ha spiegato molte cose. Ad esempio cosa sono i manoscritti, gli incunaboli e chi erano gli amanuensi. Ci ha fatto vedere degli antifonari, cioè dei manoscxritti dove erano riportati i canti delle messe. Erano dei volumi molto grandi, fatti con la pergamena, cioè con pelle delle pecore. E poi ci ha fatto vedere alcuni incunaboli, cioè i primissimi libri stampati già nel Quattrocento! Ci siamo recati anche nella Biblioteca Provinciale dove ci sono stati donati dei libri su Gioacchino da Fiore, un monaco vissuto nel 1200 e che Dante ricorda anche nella Divina Commedia. Poi abbiamo visitato i resti di epoca romana della città di Cosenza e il suo duomo. Quindi ci siamo recati nella villa comunale dove abbiamo di nuovo mangiato, ma mangiato, credeteci, davvero poco, giusto qualcosina per poterci riprendere dalle fatiche di una giornata molto impegnativa. Di sotto al testo trovate alcune foto relative alla nostra visita nella Biblioteca Civica di Cosenza.
A presto!
Gli scrittori della tavola gialla!







giovedì 16 giugno 2011

LA FATA DEL LAGO




C’era una volta un lago gigantesco e poco profondo che era una grande attrazione turistica:piaceva a ogni tipo di persona.
Un giorno un uomo molto strano fece una magia al lago e poi mise un cartello con scritto: SI PUO NUOTARE NEL L'AGO, poi scappò dietro un albero per vedere lo spettacolo.Un uomo fin troppo bizzarro,vedendo il cartello vicino al lago, vi si buttò dentro pensando di non  essere in pericolo. Invece, poi, il LAGO si trasformò nelL’AGO e così l’uomo bizzarro si punse, mentre l’uomo strano rideva a CREPAPELE.
Poi, però, arrivò una fata che ritrasformò L’AGO in un LAGO e curò le ferite del malcapitato, poi mise nella magica prigione l’uomo strano che da quel giorno non fece più scherzi a nessuno. E tutti quando pensano a questa storia ridono bene , perchè ridono a CREPAPELLE!

MARIA GIULIA CARUSO

LE DOPIE VANNO DAL DOTORE




Un giorno le DOPIE, si sentivano deboli e allora  pensarono di andare dal DOTORE però neanche lui si sentiva tanto bene e non sapevano che cosa fare.Pensavano pensavano ma niente non riuscivano a capire perché erano così deboli. I bambini a causa di questa malattia sbagliavano a scrivere le dopie.
Quando arrivava qualche paziente  il dotore non riusciva a curarli  e  si sentiva triste.Ma un ragazzo che sognava di diventare  uno scrittore professionista sapeva  l’errore  di queste parole: alle dopie gli mancava una P  e al dotore una T, e per magia  queste parole  ritornarono normali  le dopie  diventarono di nuovo DOPPIE e il dotore ritornò il DOTTORE. Allora le doppie per ringraziare il ragazzo lo fecero diventare LO SCRITTORE SENZA ERRORI. Da quel giorno le doppie non avevano una P in meno. 

PAOLA FAZIO

LA STORIA DEGLI ERRORI




C’era una volta una signora che era alta quanto una scarpa. Nessuno la vedeva e nessuno la sentiva.
Si chiamava E. Un giorno la signora E perse il suo cappello per strada. Era molto preoccupata, perché senza il suo cappello cominciava a perdere le forze. La signora E dopo due settimane andò dal dottore che le disse 
:- Cara signora , il cappello e come un organo per il suo corpo e come un secondo cuore.
Lei rispose
:- Ho capito mi metto subito a cercarlo.
La signora E si mise subito alla sua ricerca.
La signora cominciò a cercare il suo cappello prima da casa, poi in strada,  insomma la cercò in ogni singolo spazio della città, ma non la trovò. Lei era disperata e diventava ogni giorno più debole. Ogni giorno si disperava a cercarlo. Alla fine si accorse che ce l’ aveva in testa. 
Da triste diventò felice ma ancora c’ era un problema : perché era ancora debole? Non era niente di che aveva solo la febbre. E qualche alunno birichino gliela aveva procurata non mettendo l'accento alla e quando era necessario...


GIUSEPPE TALARICO

UN TUFFO....NELL'AGO





C’era una volta una ragazza che ogni giorno andava a fare un bagno al LAGO. Un giorno andò a fare il suo bagno giornaliero al lago, ma per degli errori non trovò un lago ma L’ AGO. Lei era molto triste , ora non poteva fare la sua attività preferita, ma voleva risolvere questo grosso problema. Allora decise di chiamare un uomo che vendeva paglia per mettere L’ AGO nel pagliaio in modo tale che nessuno l’ avrebbe mai trovato. Allora da quel giorno tutti poterono fare il bagno nel LAGO e non nel L’AGO, così la ragazzina riuscì a coronare i suoi sogni, accorgendosi che tutto ciò era stato causato da un errore di grammatica. Da allora vissero tutti per sempre felici e contenti. 
FEDERICA

IL SIGNOR HO




C’era una volta, un signore che veniva chiamato  “il  signor  ho”, aveva  99  anni ,  gli  occhiali  e la barba lunga 1 m. Un giorno però si fece male alla gamba e perse l’h e per aiutarsi a camminare, si procurò una stampella.
La stampella però non lo teneva bene e allora si ruppe. Allora il giorno dopo ne prese un’altra di colore nero e un po’ rotta. E da quel giorno la gente si schifò di lui. Allora se ne andò a casa triste e sentì dentro di lui che non poteva fare le cose di una volta. Il povero signor Ho ora non aveva più niente, ora senza la sua amica h non riusciva più a possedere niente. Se pensava "O il pane", il pane non c'era neppure...Andò da un dottore suo amico che gli diede l'h che aveva perso. E così risolse il suo problema. Da quel giorno cominciò a riavere tutto come un tempo. E visse felice e contento!

SIRIA E ARIANNA

UNA MACCHINA SENZA BENZINA



C’era una volta una machina che nonostante andasse dal benzinaio a fare bensina non riusciva a camminare, così un giorno decise di andare dal mecanico per riparare la machina, ma neanche lui sapeva darsi  una spiegazione  di come mai la machina  non riuscisse a funzionare. Poi un bel giorno andò da un vero benzinaio e gli mise la vera benzina spiegandogli che alla machina mancava una C che dunqe non era una vera e propria MACCHINA e per questo motivo non riusciva a funzionare.
GIUSEPPE E LUIGI

STORIA DI UN LAGO PUNGENTE




C’era una volta un bambino che voleva farsi un bagno in un lago. Si tuffò, ma quando si gettò in acqua invece del lago trovò l’ago e si punse. Per fortuna il giorno dopo incontrò un geologo, gli spiegò che era solo un apostrofo di troppo. Durante la notte ci pensò su e la mattina dopo si fece il bagno  e capì che era solo la un apostrofo di troppo. Allora da quel giorno ogni mattina si fece il bagno nel lago senza più pungersi...

Giuseppe e Mattia

IL LIBRO DEGLI ERRORI




Abbiamo realizzato diverse storie ispirandoci a "Il libro degli errori" del grande maestro Gianni Rodari. Buona lettura a tutti!



FILASTROCCA DI MARIA GIULIA





Ecco a voi la bellissima filastrocca di Maria Giulia!


C’è il prato
Sopra il prato c’è una bambina.
Sopra la bambina c’è un cappello.
Sopra il cappello c’è un fiore.
Sopra il fiore c’è un’ape.
Sopra l’ape c’è una nuvola.
Sopra la nuvola c’è il sole.
Sopra il sole c’è il cielo.

Maria Giulia Caruso

FILASTROCCA DI PAOLA




Ecco la bellissima filastrocca di Paola Fazio!


C’è il tavolo,
sul tavolo c’è un  libro
sopra il libro c’è  un astuccio
sopra l’astuccio c’è una penna
sopra la penna c’è una luce
sopra la luce c’è un lampadario
sopra il lampadario c’è un immenso soffitto
sopra il soffitto c’è il tetto
sopra il tetto c’ è  il cielo
vicino al cielo c’è qualche soffice nuvola
e infine sopra le nuvole c’è un bel SOLE.

FILASTROCCA DI GIUSEPPE TALARICO




Anche Giuseppe Talarico ha scritto la sua filastrocca!
                              C’è
C’è un giardino.
                         Sopra c’è
Sopra il giardino c’è un fungo.
                         Sopra c’è
Sopra il fungo c’è una formica.
                         Sopra c’è
Sopra la formica c’è un insetto.
                          Sopra c’è
Sopra l’insetto c’è il cielo della sera.

FILASTROCCA DI FEDERICA





Signori e signore, ecco a voi la bellissima filastrocca di Federica!


C’è un comodino.
Sopra il comodino c’ è una tovaglia.
Sopra la tovaglia c’ è un piatto.
Sopra il piatto c’è una caramella.
Sopra la caramella c’ è un tovagliolo.
Sopra il tovagliolo c’ è un fiore.

FILASTROCCA DI GIUSEPPE ANTONIO BAGNATO




Ecco la filastrocca di Giuseppe Antonio Bagnato

C’ è un giardino,

Sopra il giardino c’ è una montagna,                                 

Sopra la montagna c’ è la neve,
Sopra la neve c’ è  un’ aquila,
Sopra l’ aquila c’ è un arcobaleno di mille colori.

FILASTROCCA DI GIUSEPPE MASCARO



Ecco la filastrocca di Giuseppe Mascaro


C’è un grande prato.
Sopra il prato c’è un cane.
Sopra il cane c’è un cappello.
Sopra il cappello c’è un uccello.
Sopra l’uccello c’è un grande cielo azzurro.

FILASTROCCA DI SIRIA E ARIANNA




Ecco a voi la filastrocca di Arianna e Siria!



C'è un prato.
Sopra del prato c'è  un cavallo.
Sopra un  cavallo  c'è   un  ragazzo.
Sopra  la  terra  c è  una  coccinella.
Sopra  il  prato  c è  un  girasole.
Sopra il  girasole  c è  una  farfalla!

FILASTROCCA DI LUIGI




Ecco la filastrocca di Luigi Molinaro!

C’è una casa,
sopra la casa c’è un gabbiano,
sopra il gabbiano c’è una nuvola,
sopra la nuvola c’è il sole,
sopra il sole c'è un immenso CIELO.

FILASTROCCANDO IN SU




Abbiamo realizzato diverse filastrocche utilizzando determinati schemi. Iniziamo con le filastrocche costruite con una frase SOPRA dell'altra...Ecco la prima scritta da Claudia!

C’è un albero.
Sopra l’albero c’è un nido.
Sopra il nido c’è un uccellino.
Sopra l’uccellino c’è un cielo sereno.
Sopra il cielo sereno c’è un arcobaleno!

CLAUDIA GIGLIOTTI

mercoledì 15 giugno 2011

INDOVINELLI CON LE ZEPPE




Ecco gli indovinelli di Paola e Maria Giulia!



Come si costruisce una rampa?
Si mette una M nella rapa.
Rapa Rampa

Come si trova la luna?
Basta mettere una L a una.
Una Luna

Come si forma la classe?
Mettendo una L a casse.
Casse Classe

Come si prepara la panna?
Si dà una P ad Anna.
Anna Panna
                     .

Come si costruisce una cassa?
Basta mettere una S a casa.
Casa Cassa

Come si forma una penna?
Aggiungendo una N a pena.
Pena Penna.

Come si crea una palla?
Si aggiunge una L a pala.
Pala Palla

Come si prepara la Fanta?
Aggiungendo una N a fata.
Fata Fanta

Come si pesca un luccio?
Si dà una C a Lucio.
Lucio Luccio.




INDOVINELLI CON LE ZEPPE




ECCO GLI INDOVINELLI DI GIUSEPPE

Come fa a  diventare un mirto in un mito?
Togli la r da mirto.

Come fa a diventare una felce felice?
Basta aggiungere una i dopo la l.

Come fa una scena di un film a diventare cena?
Basta togliere la s da scena.

Come fa una casa a diventare una cassa?
Aggiungi una s a casa.

INDOVINELLI CON LE ZEPPE



Ecco gli indovinelli di Giuseppe...Molti legati al mondo del calcio...

ROMA – AROMA 

Come nasce Roma? 
Togliendo una A ad Aroma

MILAN – MILANO

Come nasce Milan? Togliendo una O Milano!

SPESA – SOSPESA

Come si forma spesa? Togliendo SO a sospesa

INDOVINELLI CON LE ZEPPE



Ecco gli indovinelli di Luigi e Giuseppe:

CANE            CANNE
GATTO          GRATTO
GALLO           GIALLO
PALLA             SPALLA
CAMPO            SCAMPO
CAPO                 CAPRO
TETTO                STRETTO
CENA                  SCENA

Come nasce il cane?
Togli via una enne alle canne ed esce un CANE.

Come nasce il gatto?
Togli via una erre a gratto ed esce un GATTO.

Come nasce il gallo?
Togli via una i al colore giallo e diventa GALLO.

Come si costruisce una palla?
Togli una esse alla spalla e diventa PALLA.

Come si fa a fare imbestialire il capo?
Aggiungi una erre e diventa un  CAPRO.

Come si costruisce un tetto?
Togli via una esse e una erre a stretto e diventa TETTO.

Come si una bella cena?
Togli via una esse a scena e diventa  CENA.

INDOVINELLI E ZEPPE






Ecco gli indovinelli ricavati da una serie di zeppe scritti da Siria e Arianna:



Felce felice 
Cosa bisogna fare per diventare felice? Aggiungi una i alla felce e lo diventerai

Gatto gratto 
Cosa  bisogna   fare  per  grattarsi?  Aggiungi una r  a gatto e lo saprai.
Palla spalla 
Cosa bisogna fare per dare un calcio alla palla? Grattarsi la spalla.

Porco sporco
Come bisogna fare per formare porco? Basta aggiungere una s. 
Tetto stretto
Come  si  fa  il  tetto  nelle  case  piccole?  Basta  aggiungere  una  s e  una r.


Pallido squallido
Che cosa bisogna fare per vedere pallido invece di squallido?Aggiungi una q e una u.


Spesa sospesa
Qual’ è il trucco per fare la spesa? Basta sospendere una s e una o.
Capelli cappelli
Che cosa bisogna fare per raccogliere i capelli? Basta che usi i cappelli.

INDOVINELLI CON LE ZEPPE




Aggiungendo una o più lettere a una parola può nascere una nuova parola. Questo gioco si chiama zeppa e con la zeppa si possono creare tanti divertenti indovinelli. Ecco le zeppe e i relativi indovinelli di Claudia:

INDOVINELLI CON LE ZEPPE
CARPA        SCARPA
FINO            FINTO
ALBERO    ALBERGO
TORI           TORRI
CASA          CASSA
MORE         MORTE
POLLO        POLO
PINA            PINNA
SE A ANELLO DI ORO FINO AGGIUNGI UNA N DIVENTA FINTO!
COME FA UN ALBERGO A DIVENTARE ECOLOGICO?
RICICLA UNA R E DIVENTA ALBERO!
COME FANNO LE TORRI A CORRERE LEGGERE?
BUTTANO UNA R E DIVENTANO TORI!
COME FA UNA SCARPA A NUOTARE?
BUTTA NEL MARE UNA “S” E DIVENTA UNA CARPA!
I
L POLLO COME FA AD AVERE MOLTO FREDDO?
BUTTA UNA “L” E DIVENTA UN POLO!
COME FA PINA A SUONARE LA CHITARRA?
INGRASSA DI UNA “N” E DIVENTA UNA PINNA!
COME FANNO LE MORE AD ANDARE NELL’OLTRETOMBA?
INGRASSANO DI UNA “T” E DIVENTANO LA MORTE!
COME FA UNA CASA A RICEVERE SOLDI?
AGGIUNGI UNA “S” E DIVENTA UNA CASSA!

ANAGRAMMI IN LIBERTA'!







Ecco gli anagrammi in libertà di Giuseppe:





LINGUA  INGLESE                                      LUANA  E’  SINGLE




SCUOLA  MATERNA                 LA SUORA TORNA A MATERA






INCUBATRICE MAGICA     IN CUCINA C’E’ UNA MIA AMICA

ANAGRAMMI IN LIBERTA'!



Ecco gli anagrammi di Luigi e Giuseppe:

Scuola Primaria             Mariapaola  Scuri

Arte e Immagine            Gina e Irma a Mare

Motoria                           Rottami

Scuolabus                        Bussola   Buca

ANAGRAMMI IN LIBERTA'!




Ecco i bellissimi anagrammi di Claudia


Istituto comprensivo
Visione computer stitico

Tutti al mare
Tutta la mela rutti

Arriva l’estate
La testa è arrivata
La testa è sulla riva

Scuola superiore
La coca cola supera il re Suso

GIOCATE A NASCONDINO
 SCONTO A DANNO DI GINO E NINO

ANAGRAMMI IN LIBERTA'!




Ecco gli anagrammi in libertà di Paola, Maria Giulia e Giuseppe Talarico


Scuola Elementare  
Elena e Matteo remano nel mare.


Asilo Nido
Nadia lo sai?



Italiano
Nonno latino.

Università
Rita versa 

Cenerentola
Nero nella cera

Fratellanza
Alleanza
Frate Zanna

ANAGRAMMI IN LIBERTA'!






Abbiamo costruito degli anagrammi a partitre da parole o frasi creando nuove parole che possono avere o no senso. Ecco alcuni anagrammi di Siria e Arianna!

Italiano: ti aliano?
Ballare:  re balla?
La scuola è chiusa: al salusco è usachi?
La casa è bella:  la sabe è calla
Matematica:  tic  ama tema
Il gattino miagola:   li  il no  gatti  gomiala?
La bambina gioca:  al binamb  cogia?
La mamma  è bravissima:  al mamam  e  sibravims?

I NOSTRI NOMI D'ARTE!






Come scrittori della tavola gialla, abbiamo dimenticato di darci i nostri nomi di scrittori che abbiamo realizzato attraverso degli pseudonimi ricavati anagrammando i nostri veri nomi e cognomi. Altrimenti che scrittori della tavola gialla saremmo stati senza avere ognuno di noi il nostro nome d'arte? Ecco quindi i nostri pseudonimi:

Paola Fazio                         Opala   Ziofa
Maria Giulia Caruso      Gilaiu Marai Rosuca
Giuseppe Talarico        Pegiù Litol Arico
Francesca Scalise        Sencaciarf Lenisca
Siria Benedetta Lucia   Arisi  Nettabede Cialu
Giuseppe Mascaro     Seppegiù Scaroma   
Samuele          Musaele Ziofà
Giuseppe Antonio Bagnato   Giuppese Notiona Gatoban
Luigi Molinaro            Giuli Nalimoro
Claudia Gigliotti        Duclaia Lititoggi
Mattia Caruso         Tamati Racuso
Gabriella Bruni        Garibella Rubin
Massimo Bidotti     Omissam Dottibi
Chiara Cardamone   Achira Monedarca
Arianna Davide       Nanaria Videda

lunedì 13 giugno 2011

CHE FREDDO FA!

ALZATA DI GOMITO

SOLO HOUSE

BAMBINO CENTAURO

FOTOVIGNETTE

Abbiamo creato delle vignette divertenti commentando delle foto molto curiose!
 Ecco a voi la prima

TRE AMICI INTERISTI




C’era una volta un papero di nome Diego Milito. Un giorno Diego chiese al padre se poteva fare  il provino con l’Inter. Il padre ci pensò un po’; e il giorno dopo gli disse di sì. Allora Diego appena sentita la notizia andò subito a preparare le valigie e il giorno dopo partì. Arrivato a Milano incontrò 2 suoi vecchi amici di classe: Topolino e Geronimo Stilton.
Il giorno dopo i tre amici si misero subito a chiacchierare della loro infanzia e non smisero più fino a mezzanotte.La mattina dopo l’allenatore Pippo convocò tutta la squadra ma Diego,Topolino e Geronimo non andarono perché erano impegnati a parlare della loro infanzia. Il mister allora disse al presidente che se non si presentavano alla prossima convocazione li avrebbe tolti dalla squadra. Infatti nell’altra convocazione non andarono allora l’allenatore li cacciò dalla squadra. Da quel giorno i tre amici rimasero senza lavoro.
 GIUSEPPE MASCARO

STILTON IN INDIA



Per motivi d’affari Geronimo Stilton parte per l’India.
Arrivato a Ratdad, incontra un uomo strano, un fachiro che gli dà una lampada magica.
- Tienila,ti servirà!
Ripartito incontra Cenerentola che gli chiede:
-Mi aiuti a cercare la mia scarpa?
Intanto arriva un principe che dice
-Giù le mani dalla mia ragazza!
E manda via Geronimo portando cenerentola sul suo elefante.
Arrivato in albergo, Stilton sfrega la lampada ed esce un GENIO!
- Un dollaro a desiderio mr. Stilton.
Allora Stilton esprime il desiderio di incontrare una bella topolina danzatrice del ventre, dopo aver pagato il genio.Allora appare Biancaneve in versione topo e Geronimo rimane a bocca aperta.
Uscito dall’albergo incontra la strega della povera Biancaneve e capisce di essere stato truffato dal genio imbroglione, perché anche l’orribile strega indossa un vestito da danzatrice del ventre!
Allora scappa e incontra il tizio con cui deve parlare di affari, ma poi scopre che è PIPPO!



                                       PAOLA E MARIA GIULIA

-E basta con 'ste sorprese! Sono stufo! Prima il Genio, poi Cenerentola,B iancaneve, il Principe e Pippo!Finitela! - dice Stilton.
Proseguendo il viaggio con Pippo, incontra Cappuccetto Rosso che parla con il lupo per il prossimo film e chiedono a Geronimo Stilton di essere il tizio che resta in mutande con il marchese di Carabas nel film girato dal lupo.
Lui allora risponde
-Nooooooooooooooooooooooooooooooo!
Poi vanno al palazzo della Bella Addormentata e, presi dal sonno, si appisolano sui gradini. Dopo 2 giorni un principe sveglia la principessa e tutti riprendono a lavorare e il Principe  scambia Stilton e Pippo per degli impiegati e gli dice:
-A lavorare!
Loro gli spiegano che non sono impiegati, ma turisti!!
Riprendono il viaggio e incontrano Pollon, figlia del dio greco Apollo, che gli dice di andare dritto per la casa di Hansel e Gretel come un navigatore satellitare. Loro ci vanno e parlano di affari con la strega.
Poi Pippo e Geronimo tornano a Topazia e lì Pippo prende un aereo per la casa di Topolino.
Geronimo dice una cosa stranissima
- 'Sto viaggio mi ha stufato, ma è stato un po’ emozionante!!                                                          

CENERENTOLA E IL GATTO CON GLI STIVALI




C’era  una  volta una ragazza di nome Cenerentola,  che era molto brava , però si  arrabbiava  spesso  con  le sue sorelle.
Ma  un  bel giorno, non sapendo  che  il  principe Stivaletto  era  un gatto  che  nel  mondo  degli animali  veniva  chiamato  il  gatto con gli  stivali, Cenerentola andò  al ballo,  e  dalla  paura  corse  e perse  la  scarpetta .



Ma  il giorno  dopo,  il gatto si  presentò  nella casa di  Cenerentola ,  e appena  lo  vide svenì  ma il gatto  innamorato  la  baciò e finirono  felici  e  contenti.
SIRIA E ANNAGIULIA

LA FIABA DELLE FIABE




“Aiutooo!” Gridò Pinocchio spaventato dalla grossa balena che lo stava inseguendo. Vedeva in lontananza terra e case. Pensava che se avesse fatto un ultimo sforzo sarebbe arrivato sulla riva. Ma non si accorse che dietro di lui un’onda gigantesca lo stava per trascinare nelle profondità dell’oceano. Pochi secondi e si ritrovò sott’acqua. Pinocchio poverino svenne. Quando si risvegliò la prima cosa che vide erano degli occhi femminili e affascinanti. Erano di colore blu mare e appartenevano a… a una SIRENA? Era quasi impossibile ma era là, davanti agli occhi stupiti di Pinocchio, e non era un sogno! Pinocchio si guardò intorno e capì che si trovava sulla sua terra e quella che l’aveva salvato era la Sirenetta. Com’era possibile? La Sirenetta era di un’altra fiaba e non poteva essere in quella di Pinocchio. Così decisero di indagare su questo misfatto ma la Sirenetta non poteva camminare così indicò un castello dove abitava una sua amica dai capelli rossi. Anche lei era di un’altra fiaba.






Così Pinocchio andò in questo castello e indovinate chi era la proprietaria? E sì, proprio lei, la principessa del mare: Ariel! Pinocchio le spiegò tutto quanto e tutti e due s’incamminarono verso il più potente dei maghi: il mago Merlino. Lui solo poteva sapere che cosa era potuto succedere. Così andarono verso il centro della città. Non molto lontano trovarono una cicala e una formica che litigavano. Parlavano di lavoro… Anche loro di un’altra storia. Ora erano in quattro che andavano dal mago Merlino. Ecco arrivati nel bosco. Dopo si iniziavano a intravedere le prime case. Appena entrati nel bosco sentirono degli urli di una bambina. Corsero a vedere che cosa era successo e mentre correvano sentirono degli spari. Era il cacciatore che sparava al lupo. Era la storia di Cappucetto Rosso.





Anche la bambina si aggiunse al gruppetto e continuarono a camminare verso il centro. Mentre camminavano Pinocchio si accorse che per terra c’erano delle briciole di pane che portavano a una casetta con la porta di cioccolato, le tegole di torrone e le pareti di marzapane. Vicino alla casetta c’erano due bambini che assaggiavano un po’ tutto. Capirono subito che si trattava di Hansel e Gretel e s’affrettarono a salvarli dalla stregaccia. Tutti quanti si rincamminarono. Ed ecco che il bosco era finito e che davanti a loro si intravedevano le prime case. Felici superarono le colline e in un punto di pianura incontrarono Geronimo Stilton alle prese con un ratto. Gli spiegarono cos’era successo e al gruppetto si aggiunse un altro membro. Arrivarono a una casetta da dove uscivano delle grida come “Pulisci!”, “Lava i miei vestiti!”, “Cenerentola che balla con il principe? Ah ah ah!”. Cenerentola! Bussarono alla porta e la povera ragazza aprì. Spiegarono la loro storia e dove erano diretti. Lei li seguì senza esitare. Arrivarono finalmente in città e chiesero ad un passante notizie su Merlino. Quel passante non era un semplice passante: era Pippi calzelunghe. Anche lei si aggiunse al gruppetto e andarono al palazzo di Merlino.





“Anche io sono di un’altra storia!” disse il mago dopo avere ascoltato la storia dei personaggi. “So chi è stato a confondere le storie!” il mago sorrise e concluse dicendo “Una piccola scrittrice che scrive e conclude questa storia così…”
CLAUDIA GIGLIOTTI